USURA BANCARIA

MC verifica che nel tuo:

  • contratto di finanziamento
  • contratto di mutuo
  • contratto di cessione del quinto dello stipendio
  • prestito personale

ovvero in tutte le ipotesi di credito a favore di consumatorinon siano stati applicati interessi usurari.

In caso affermativo chiede alla banca la restituzione degli interessi pagati in quanto non dovuti.  

USURA

E’ il reato che commette chi si fa dare o promettere come corrispettivo di un prestito di denaro interessi o altri vantaggi usurari, cioè sproporzionati e superiori ai limiti di legge. L’usura è un fenomeno che purtroppo non riguarda solo la criminalità organizzata. Sono infatti sempre più frequenti i casi nei quali viene accertata l’applicazione di interessi usurari da parte delle banche e degli altri intermediari finanziari. Per capire se chi presta denaro applica tassi d’usurari, occorre verificare che il tasso d’interesse praticato nel finanziamento non superi il “tasso soglia”, che si ottiene aumentando il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo alla categoria di operazioni alla quale appartiene il finanziamento effettuato di una somma calcolata tramite un calcolo matematico stabilito per legge. Il TEGM rappresenta la media trimestrale dei tassi effettivi globali (TEG) applicata da tutti i finanziatori alle varie tipologie di finanziamento (ad esempio: prestito personale, cessione del quinto). Tutti i TEGM sono indicati nell’apposita “Tabella di rilevazione”, aggiornata e pubblicata ogni trimestre sulla Gazzetta Ufficiale con decreto del ministro del Tesoro ed esposta, per legge, in ogni sede o sportello aperto al pubblico di banche e intermediari finanziari non bancari. Oltre all’usura determinata dal superamento del tasso soglia (“usura oggettiva”) c’è una seconda forma di usura collegata alla situazione soggettiva del debitore (cd. “usura soggettiva“): sono infatti usurari gli interessi, anche se inferiori al tasso soglia, che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni simili, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica e finanziaria. Fino all’agosto del 2009 le Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione del TEGCM escludevano i costi delle polizze assicurative dal calcolo che determinava il costo di erogazione del credito. Solo a seguito di questa data la Banca d’Italia ha previsto che anche i costi delle polizze assicurative dovessero essere considerate nella determinazione del tasso medio. Fino al 2009 perciò molte banche e intermediari hanno sempre considerato che tali voci di costo non dovessero essere considerate nella determinazione del costo del credito. Di conseguenza, in diversi contratti stipulati prima di questa data, si è notato che gli interessi richiesti attraverso il contratto di prestito sono usurari. Per una verifica del tuo contratto non esitare a contattarci.

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